Hong Kong
Hong Kong (letteralmente Porto Profumato) è una città piena di contraddizioni. Tradizione
e modernità, occidente e oriente si fondono in un intrico di grattacieli e piccole
botteghe; insegne luminose e templi votivi. Hong Kong è confusione, caos, i suoi
quattordici milioni di abitanti si muovono senza sosta fra negozi, ristornati, grandi
magazzini, ma è anche una città efficiente, la rete dei trasporti pubblici è veloce
e funzionale, mentre le strade sono costantemente curate.
Hong Kong è oltre ogni
modo una città contemporanea, una caratteristica che è possibile coglie nella sua
complessità dal molo di Tsim Sha Tsui. Da qui si apre un orizzonte segnato da una
poderoso insieme di grattacieli, emblema di una città che è contemporaneamente la
capitale della finanza internazionale e il luogo di una tradizione che viene dai
secoli.
Chek Lap Kok è l’aeroporto che collega Hong Kong con le principali città europee.
Dall’Italia partono voli di linea dall’aeroporto di Milano, Roma, Bologna e Torino.
Si tratta di un viaggio lungo, quasi 24 ore, perciò se le finanze lo permettono è
consigliabile viaggiare comodi. Da Chek Lap Kok ci sono diversi modi per raggiungere
la città, tutti abbastanza economici e rapidi: l’airport express, che si prende direttamente
al terminal, impiega solo 23 minuti per raggiungere la stazione centrale di Hong
Kong, mentre su strada il bus aereo ne impiega circa 35. Oltre a questi due collegamenti
diretti, è possibile usare anche i mezzi pubblici: la linea bus A21 porta a Kowloon,
a mezza strada fra l’aeroporto e la città, mentre linea A11 arriva fino all’isola
di Hong Kong.
La maggior parte dei turisti preferisce visitare Hong Kong nei mesi
di novembre e dicembre, quando l’isola gode di un clima temperato mitigato da gradevoli
brezze. Hong Kong è abbastanza frequentata anche nel periodo che va da gennaio a
febbraio, nonostante le temperature possano scendere al di sotto dei 10 gradi, mentre
i mesi più caldi sono marzo e aprile. Il periodo peggiore per essere a Hong Kong
è quello compreso fra maggio e settembre, a causa dell’altissima umidità e della
possibilità che l’isola possa essere investita da tempeste tropicali.
Hong Kong,
coerente con la propria natura contraddittoria, è una città che propone un’estrema
varietà di cose da fare e da vedere. Sparsi fra i grattaceli si trovano diversi templi
taoisti, frammenti di una Hong Kong sopravvissuta ai rapidi cambiamenti imposti dalla
sua storia recente. Al tempio taoista, uno dei più frequentati della città, potrete
chiedere ai monaci di predire la vostra fortuna, mentre al tempio Pak Tai, paradossalmente
innalzato in onore del dio della guerra al fine di mantenere la pace, in una delle
stanze laterali, potrete osservare gli antichi riti legati al culto della morte.
La sottile spiritualità emanata dei templi si contrappone all’aspetto più divertente
di Hong Kong rappresentato dai parchi di divertimenti. L’Ocean Park è un enorme luna
park che comprende uno dei più grandi e popolati acquari del mondo. Incastonato tra
le montagne e le acque della Baia di Penni, dal 2005 Hong Kong ospita il primo Disneyland
dell’estremo Oriente. Diviso in quattro aree tematiche: fantasyland, tomorrowland,
adventure land e Main street ricalca in modo fedele i progetti del parco Disney californiano.
A Hong Kong inoltre è presente un pregevole giardino zoologico, in cui, oltre all’abbondante
vegetazione composta di piante tropicali e sub-
La stessa contraddittorietà è possibile trovarla
nella contrapposizione fra cultura e svago che contraddistingue ogni elemento della
città. A Hong Kong si trovano diversi musei in cui è conservata la cultura e l’arte
di un luogo dalla tradizione secolare. L’Hong Kong Museum of Arts espone un’importante
collezione d’arte classica cinese e arte calligrafica. Una sezione del museo inoltre
è completamente dedicata a una mostra fotografica sull’epoca coloniale dell’isola.
L’Hong Kong History Museum, che insieme alla galleria delle arti è uno dei più importati
musei della città, ripercorre la storia di quella zona di mondo. Divisi in otto stanze,
trovano posto una quantità di oggetti eterogenei che vanno dall’epoca preistorica,
ai vestiti tradizionali cinesi ai giocattoli degli anni ’70. Ancora più numerosi
sono i negozi di Hong Kong. La città è letteralmente disseminata di enormi e sfavillanti
centri commerciali in cui è possibile trovare di tutto. Patria della finanza e dell’industria
elettronica, lo shopping ad Hong Kong è una faccenda per ricchi: i prezzi delle merci
infatti sono quasi il triplo di quelli italiani.
C’è un ultimo aspetto che contraddistingue
questa città: la sua fotogenia. Hong Kong sembra fatta apposta per essere fotografata
offrendo all’obiettivo panorami confezionati per il formato fotografico. Numerosi
sono i punti in cui è possibile scoprire questo lato scenografico della città, ma
il più famoso e apprezzato è il Victoria Peak che domina la città dai suoi 522 metri
d’altezza. Da questo punto d’osservazione Hong Kong si offre al visitatore nella
sua interezza permettendogli di cogliere un panorama tra i più singolari di tutto
l’Oriente.
Anche ad Hong Kong, come nel resto dell’estremo oriente, l’evento più
sentito è il capodanno lunare (o capodanno cinese). Secondo il calendario cinese
l’inizio del nuovo anno può cadere fra il 21 gennaio e il 19 febbraio e i festeggiamenti
proseguono per due settimane consecutive. La festa inizia la sera della vigilia celebrata
in genere con un banchetto in famiglia e si conclude il quindicesimo giorno con la
tradizionale festa delle lanterne, durante la quale tutte le famiglie sfilano in
strada portando lanterne colorate.
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